Qui d’Eux
Roberto Matta

  • Roberto Matta
  • 1990
  • Sistan, Lugano
  • litografie
  • L 57 H 76 cm

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Qui d’Eux di Roberto Matta è una cartella con 10 litografie a colori su carta Vélin d’Arches 270 gr e testo inedito di Matta

Tiratura: 100 esemplari firmati e numerati da 1 a 100 + XV esemplari H.C.

Sistan, Lugano; 1990

Matta interpreta in forma fantastica e surreale la sua lettura delle avventure di Don Chisciotte de la Mancha sulla base di due concetti essenziali: l’amore e le battaglie, idee centrali nell’opera di Cervantes. Chisciotte, in lotta tra illusione e realtà, è un simbolo universale e Matta ricerca nella sua figura le sue più profonde radici iberiche.

Matta lavora graficamente su Don Chisciotte come ha lavorato su La Araucana, il poema della fondazione del Cile dello spagnolo Alonso de Ercilla. Ne La Araucana cerca una radice americana precolombiana, in “Don Chisciotte”, una radice ispanica.

Matta ha scritto: “Mi identifico con le allucinazioni di Don Chisciotte e le mie illustrazioni sono realizzate dal suo punto di vista. Comincio prima a vedere allucinazioni di situazioni con parole. La letteratura provoca immagini visive, è anche un’allucinazione” (Intervista a Barbara Rose, 1982).

Matta è affascinato da come Cervantes sappia impiegare l’irrazionalità e l’allucinazione nei suoi racconti in un modo straordinariamente anticipatore e profetico, che precorre la scrittura surrealista, applicando nella letteratura la sua stessa tecnica pittorica che parte da punti e macchie riprendendo un’idea di Leonardo.

Matta realizza in tutto, su Don Chisciotte, 90 disegni e una sceneggiatura personale del poema, oltre a una serie di dipinti a olio e grandi pastelli animati da enormi cavalli in scene di battaglie un po’ ironiche, un po’ giocose, nello spirito di Cervantes.

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