Tobia Scarpa

Nella sua lunga attività professionale Tobia Scarpa si è occupato di architettura, restauro, allestimenti, design, grafica, insegnamento. Dagli anni ‘60 si afferma come protagonista della progettazione industriale.

Tobia Scarpa è nato nel 1935 a Venezia, dove si laurea in architettura (IUAV) nel 1969. Progettista curioso, nella sua lunga attività professionale si è occupato di architettura, restauro, allestimenti, design, grafica, insegnamento.

A partire dagli anni Sessanta si afferma come protagonista della progettazione industriale, attraverso la collaborazione con Venini, Gavina, Flos, B&B e Cassina. Per Dino Gavina disegna la sedia Pigreco (1960), il divano Bastiano (1960) e il letto Vanessa (1962), pezzi diventati iconici nel panorama del design internazionale. Sempre a fianco dell’imprenditore bolognese, partecipa alla nascita della società Flos, per la quale progetta numerose lampade tra cui Fantasma (1961), Foglio (1966) e Biagio (1968). Lavora poi per una serie di aziende italiane ed estere.

Numerose le abitazioni realizzate per committenti diversi, alcune di nuova edificazione: Casa Lorenzin (1976), Daolio (1988), Meroni (1992); altre frutto di restauri: Villa Fragiacomo (1975), casa Tonolo (1978), casa Casas–Martinez (1989), casa Montezemolo (1992), casa Cacchione (2005) e casa Roversi (2007). Importanti restauri sono stati eseguiti per istituzioni pubbliche e private: Palazzo del Monte a Reggio Emilia (1989), la Loggia dei Cavalieri a Treviso (1990), i Palazzi Brusati Bonasi a Carpi (1994), il museo del Mercato Vecchio di Verona (2000), e le Gallerie dell’Accademia a Venezia (2013) con relativo allestimento delle sale a piano terra del 2015-2019. Ricordiamo infine il piano di recupero dell’Isola della Certosa a Venezia (2010). Su progetto dell’architetto, nel 2020 è stato inaugurato il museo Ca’ Scarpa, all’interno di una ex-chiesa in Treviso.

Dal 2001 al 2009 si è dedicato all’insegnamento, alle università di Venezia e Alghero. Ha ottenuto diversi i riconoscimenti internazionali, a partire dal premio Compasso d’Oro del 1969 con la seduta Soriana fino al Compasso d’Oro alla carriera, assegnato nel 2008. Sue opere sono esposte in numerosi musei, come la sedia Libertà al Louvre di Parigi, e sono state selezionate per esposizioni temporanee da importanti istituzioni come la Triennale di Milano e la Biennale di Venezia. Il suo lavoro è stato soggetto di diverse mostre monografiche in Italia e all’estero e di un considerevole numero di pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.

Nel 2020 Tobia Scarpa realizza per Paradisoterrestre tre opere in edizione limitata partendo da una interpretazione di Melencolia I, enigmatico capolavoro della produzione incisoria di Albrecht Dürer.

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